lunedì 6 aprile 2009

Arte e bolle di sapone

Nell’arte contemporanea non c’è più speranza, nessuna prospettiva per il futuro, nessuna utopia ma solo istantanee di una vita scabra e senza affetti. Ne ho avuto la conferma, un po’ di anni fa, passeggiando per le gallerie del Moderna Museet di Stoccolma inciampando nell’opera di Paul McCarthy “the Garden”. Non ho avuto reazioni per qualche minuto perché il mio cervello ha impiegato un po’ per capire se si trattava di un opera o una performance o qualcos’altro: manichini a dimensione reale animati da un movimento meccanico compivano atti osceni contro un albero. Il fatto di non aver avuto reazioni mi ha portato a pensare che forse quell’opera aveva fatto leva sul mio lato un po’ inadeguato o voyeuristico, e alla fine reale, di quello che l’essere umano è diventato, non molto diverso da quei personaggi grotteschi che animano il mondo dell’artista. Siamo così attratti dalla morbosità da appassionarci a storie finite tragicamente, creare del business intorno a scene del crimine organizzando tour per visitare i luoghi del misfatto, ma poi rimaniamo freddi ed indifferenti se la nostra vicina di casa viene massacrata ogni giorno dal marito o se vediamo nelle nostre strade una donna in difficoltà, come se il non vedere corrispondesse al non accaduto. Siamo così diversi dall’inquietudine del personaggio del video “Tubbing” che esprime la sua difficoltà a relazionarsi con la realtà giocando con il ketchup e salsicce fino a farne metafore di escrementi e fluidi corporei o da quel genitore che canta al proprio figlio soggiogato “ Daddy come on for work again…”? l’arte contemporanea non è così lontana dalla realtà, è la realtà stessa ad essere brutale e senza speranza. L’arte pubblicitaria patina la realtà con un accattivante packaging, qualche velina profumata e tanta speranza per il futuro. Una sdolcinata realtà fatta di bella gente, vestita bene, con macchine superveloci, con case pubblicate sui più importanti mensili d’arredamento, ed è tutto un proliferare di parole come lusso, originale, prestazioni, quotazioni, gift, benefits, benessere, spa. A questo punto mi chiedo qual è la vita reale o meglio, a quale realtà preferisco credere?
Nel dubbio rimango seduta accanto ai bagnanti ad Asnières a godermi una bella giornata di sole.

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