giovedì 12 gennaio 2012

Il viaggio del Signor B.

I nipoti del signor B. non stavano nel retro della verde coupé. L’omuncolo spingeva le loro capocchie contro i vetri semi oscurati della sportiva  soffocando un “ non ci stanno… non ci stanno…”. Stremato, dopo innumerevoli tentativi di incastrarli tra le valige piene di generi alimentari, decise di sgonfiarli… solo un pochino. Li piegò in piccoli, geometrici, graziosi origami. Domitilla venne trasformata in un fiore a quattro petali, rosa ovviamente mentre Giacomo in un complicato coniglietto salterino Con grazia li adagiò nel retro della vettura accanto alla scatola di sott’aceti.
Il signor B. aveva un bel lavoro nella fumosa, industriosa città Grigia: teneva il suo grasso dito flaccido nelle pustole degli industriali più facoltosi. Più la pustola era grossa più lui affondava, soddisfatto, il ditone. Che meraviglia! Gli avevano concesso persino un suo reparto e snelle infermiere da dirigere con austerità. La felicità del signori B. era direttamente proporzionale alla quantità di pustole schiacciate. Al solo pensiero di tornare nella città Grigia il piede del signor B. impresse un’accelerazione  tale alla vettura da causare una ipossia alla signora che per qualche minuto non vedette nulla. I poveri nipoti oscillavano ritmicamente da destra  a sinistra,  da sinistra a destra. Valutazione di impotenza: non solo erano bambini ma anche origami. Nessuno li avrebbe aiutati perché nessuno muove mai nulla per nulla. E un origami è solo un origami. Nella città Grigia ogni essere umano assomigliava sempre più al signor B. In assenza di qualità umana la  compassione verso i più deboli diventa puro cinismo.
All’improvviso l’equilibrio  all’interno della vettura si ruppe. Forse da qualche contenitore si sprigionò una qualche tossina o forse il profumo della signora B. si miscelò con la  sua lacca per capelli, fatto sta che i signor B. persero la testa. Il signor B. incominciò a zigzagare pericolosamente  mentre la signora B. estrasse dalla borsetta il suo rosso laccato rossetto e, abbassato il finestrino dell’auto,  minacciò di colorare le labbra a tutti gli automobilisti allibiti  che viaggiavano nella corsia opposta.
Il destino volle che, il finestrino abbassato, fece entrare una fresca folata di vento che sollevò gli origami che, lentamente, fuoriuscirono dalla auto in corsa. Ascesero verso l’ alto…molto in alto, in un cielo sempre più limpido.
Quando i signor B. si accorsero di aver perso i nipoti non si scomposero, in fondo erano solo bambinetti privi di pustole.
Per giorni i bambini della città Grigia camminarono con il naso all’insù, nell’eventualità, di scorgere nel cielo un coniglietto salterino e un fiore a quattro petali. Liberi. Finalmente.



Patricia Waller - Doll - 2005 from the series "How to Kill your First Love"


2 commenti:

  1. Finalmente è tornato il Signor B!!!!!!
    sono contento di aver letto un altra storia bizzarra delle sue avventure, spero di continuare a leggere in seguito i suoi fantastici racconti.

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