martedì 15 marzo 2011

La magia della frutta secca

Ecco ci risiamo! Con l’arrivo della primavera ho preso, come tutti i benedetti anni precedenti, la decisione di mettermi a dieta restrittiva, in modo da poter entrare nel mio micro bikini questa estate. Incomincio a stabilire che cosa voglio eliminare o aumentare, corro in libreria e svuoto interi scaffali di dietetica &co e incomincio a selezionare la giusta dieta per le mie ingiuste curve. Ma, dopo poche ore mi lascio prendere dalla noia e dalla consapevolezza, oramai maturata dal passare inesorabile degli anni, che non ci sarà nessuna dieta, perché il sacrificio e la disciplina richiesti per questo tipo di attività non fanno parte della mia natura. Quindi, nascondo i libri appena comprati (oltretutto tremendamente-esteticamente brutti) nell’ultimo scaffale in basso a sinistra, sede tombale dei libri mai letti perché troppo brutti o regalati da persone che non mi conoscono per niente e mi hanno comprato libri che neanche ho voglia di citare. Ma una cosa positiva di tutto questo ardore durato meno di 24 h è la scoperta delle utilissime, preziosissime qualità della frutta secca. Tumulate nelle tombe pre-dinastiche egizie come dono prezioso per accompagnare il defunto, protagonisti di leggende e tradizioni, primi attori nelle diete di yogi e asceti e in tutte le diete equilibrate e sane, trasformati dal dr. Maximiliam Bircher Benner in fiocchi chiamati muesli, i semi oleosi, piccoli scrigni vitali, vengono usati da millenni, nell’alimentazione umana. Ma non nella mia…almeno fino ad oggi. Ecco alcuni di questi preziosi gioielli alimentari tra proprietà nutrizionali e racconti mitologici: nelle campagne si dice ancora oggi che riposarsi all’ombra di un noce provocherebbe un gran mal di testa, infatti, narra la leggenda che sotto ai suoi rami , durante il Medioevo, si riunivano le streghe a fare un po’ di baldoria a cavallo di animali e scope. In Sicilia, si credeva che una noce portata in tasca preservasse da ogni sortilegio. Seme dedicato a Giove dai greci.Racconta una antica leggenda che il mandorlo altro non sia che la principessa Fillide, morta dalla disperazione nel non vedere il suo amore Acamante tornare dalla guerra di Troia e trasformata in albero da una compassionevole Atena. i Greci, in passato, usavano il pistacchio come medicinale, nel 700 veniva considerato un frutto afrodisiaco, oggi viene utilizzato in cosmesi per la presenza di acido oleico, il pistacchio, importato dagli Arabi, è un frutto nobile, il cui albero può raggiungere gli 8 metri e i 300 anni di vita. Adesso un po’ di Shakespeare: "Il suo cocchio è un guscio di nocciola, lavorato dal falegname scoiattolo o dal vecchio verme, da tempo immemorabile carrozzieri delle fate. In questo aggeggio ella galoppa da una notte all'altra attraverso i cervelli degli amanti, e allora essi sognano d'amore" così Mercurio, in Romeo e Giulietta, descrive la carrozza della regina Mab; per i Celti era simbolo di saggezza, i Germani lo consacrarono al dio Thor, mentre per i Romani era simbolo di pace e prosperità.E per finire…il più piccolo e prezioso dei semi oleosi, prodotto dall’aromatico pino domestico: occorrono 30Kg di pigne per ottenere 1 kg di questo prodotto. Ricchi di proteine, consumati in Europa sin dal Paleolitico, nella mitologia è un frutto amato da Bacco, simbolo dell’energia, mentre in Giappone il frutto compare nelle cerimonie nuziali a rappresentare la costanza dell’amore, Plinio ne esaltava rinvigorenti e afrodisiache. Buona frutta secca a tutti e abbandoniamo l'idea di una possibile dieta perfetta!



Nessun commento:

Posta un commento